STRUMENTISTI - GRUPPI
Fondato da Antonio Frigé nel 1989, quale naturale evoluzione del Duo Cassone-Frigé, l'Ensemble "Pian & Forte" è un gruppo ad organico variabile formato da musicisti dediti da anni allo studio della musica antica.
La sua finalità è la riscoperta e l'esecuzione con strumenti barocchi di musiche italiane ed inglesi del periodo che va dal primo '600 fino al tardo '700; questa ricerca, l'estrema versatilità dell'organico e la fine preparazione di tutti i suoi componenti hanno fatto dell'Ens."Pian & Forte" uno dei gruppi italiani più ricercati. Intensissima l'attività concertistica che lo ha visto protagonista, a partire dal 1993, in numerosi Festival Internazionali (Festival Van Vlaanderen - Brugge,Tage Alte Musik - Regensburg, Festival "Oude Muziek" - Utrecht, Autunno Musicale di Como, Serate Musicali di Milano, Festival Internazionale di Aosta, Musica e Poesia a San Maurizio - Milano, MIDEM di Cannes in occasione della presentazione del CD con musiche di Vivaldi registrato con la "Polifonica Ambrosiana", Teatro Olimpico di Roma, Pomeriggi Musicali di Milano, Musicastello - (Bolzano), oltre a concerti in Corsica, Francia, Austria, Olanda e Polonia. Fino ad ora l'Ensemble "Pian & Forte" ha al suo attivo diversi C.D. incisi per Nuova Era Records e Giulia Digital e Agorà, felicemente accolti dal pubblico e dalla critica internazionale che li ha più volte segnalati come "disco del mese".
Nel Maggio 2002 è uscito un Cd, abbinato alla rivista "Amadeus" con alcuni concerti per organo e orchestra di Haendel. Sta per uscire per la Chandos una novità assoluta: la prima registrazione dell’oratorio “La forza del divino amore” di Bernardo Gaffi (revisione di Antonio Carlini, Antonio Frigè).
Il Gruppo Seicento è nato nell’anno 2002 dall'iniziativa di musicisti di nazionalità italiana, cilena e spagnola, all’epoca studenti dei corsi dell’Istituto di Musica Antica dell’Accademia Internazionale della Musica di Milano. Il comune interesse ad affrontare in modo serio, vale a dire avvalendosi di elementi essenziali quali l’uso di strumenti appropriati, il riferimento alla trattatistica dell’epoca, l’impiego di accordature storiche, il repertorio barocco, unito alle importanti esperienze individuali di cui era portatore ciascuno dei componenti (collaborazioni con Cappella della Pietà dei Turchini, L’arte dell’arco, Ensemble Matheus, La Risonanza, Mala Punica, Il Complesso barocco, Accademia Montis Regalis, Ensemble Cordia, Aurora, Divino Sospiro, Ensemble Pian e Forte, Galatea, Il Suonar Parlante, More Hispano, I Barocchisti ed altri) e, non ultimo, il particolare affiatamento instauratosi tra i singoli membri costituenti, hanno fatto sì che i concerti sinora tenuti (fra i quali: X Festival Inter-nazionale di Musica Antica di Martinengo/Bergamo; Rassegna di Musica Antica e Barocca “L’Estro Armonico” 2003 e 2004 di Genova; ricostruzione del Vespro di San Vittore con Diego Fasolis per la Stagione Comunale di Varese 2004; Nuova Polifonica Ambrosiana; Oundle International Festival 2005 (Inghilterra); Sevilla, Noches en los Jardines del Real Alcazar 2005; Coria del Rio/Sevilla X Ciclo de Musica Antigua 2005; Semanas Musicales 2006 de Frutillar (Chile); Mayo Musical 2006 Bolea/Huesca – abbiano ottenuto ottimi riscontri tanto dal pubblico che dalla critica.
Il Gruppo Seicento ha pubblicato per l'etichetta spagnola Arsis l'integrale delle 18 sonate di G.B. Fontana (XVII sec.), ottenendo il plauso della critica specializzata e la menzione 5 stelle dalla prestigiosa rivista "Goldberg Magazine".www.liuto.com/600
Raúl Orellana, violino - Marco Piantoni, violino - Ricardo Simian, flauto - Rami Alqhai, viola da gamba - Vincenzo Onida, fagotto - Eduardo Figueroa, liuto, chitarrone e chitarra barocca - Davide Merello, organo e clavicembalo
Ha iniziato la sua attività nel 1977 come gruppo di musica medioevale I MUSICANTI, rivolgendo successivamente il proprio interesse al repertorio rinascimentale di area italiana.
Ha tenuto concerti in numerose città italiane e straniere partecipando a rassegne specialistiche e a festival. Ha registrato trasmissioni radiofoniche per la RAI, la Radio Svizzera e la Televisione di Stato Ungherese. I suoi componenti hanno affiancato agli studi di musica classica corsi musicologici universitari e di perfezionamento. L’approfondita ricerca storico-musicologica ha portato i componenti dell’Accademia Viscontea I Musicanti ad allestire mostre, partecipare a convegni, pubblicare saggi, svolgere attività didattica (Conservatori, Università, Corsi di aggiornamento e perfezionamento) ed effettuare registrazioni discografiche sia come solisti sia con varie formazioni di musica antica. Dal 1992 collabora con l'Assessorato all'Istruzione della Provincia di Milano al progetto La Musica nella Didattica. Nell’ambito di questo progetto ha tenuto centinaia di lezioni e pubblicato i due volumi Voci, Ritmi e Strumenti del Medioevo; Musica e Società del Rinascimento (Provincia di Milano, Assessorato all'Istruzione).
Discografia: Mesura et Arte del Danzare (Ducale, 1991 - MAP 1998).
I suoi membri hanno spesso collaborato con la Nuova Polifonica Ambrosiana e hanno partecipato all’incisione del cd Musicisti alla corte degli Sforza ( NPA 002 - 1999)
Gianni Biocotino: flauto; Silvano Scanziani: oboe; Carlo Dell’Acqua: clarinetto; Brunello Gorla: corno; Valentino Zucchiatti: fagotto
Il Quintetto Dafne è nato nel 1983 dall’incontro di musicisti formatisi nell’ambiente musicale e culturale di Milano.
I suoi componenti collaborano in qualità di prime parti con Enti Lirici e Sinfonici quali il Teatro alla Scala, l’Arena di Verona, I Pomeriggi Musicali di Milano, l’Orchestra Nazionale della Rai e con gruppi come I Solisti Veneti, l’Accademia Bizantina di Ravenna e il Gruppo Musica Insieme di Cremona. Il Quintetto Dafne si è affermato in numerosi concorsi ottenendo il 1° Premio al Concorso Internazionale “Carlo Soliva” di Casale Monferrato (1988), il 1° Premio al Concorso Nazionale “EUR Spettacoli” di Viareggio (1989), il 1° Premio al Concorso “Città di Moncalieri” (1989), il 2° Premio al Concorso Internazionale “Città di Tardate” (1989), il 1° Premio al Concorso Nazionale di Castagneto Carducci (1991) e il “Prix de la Ville de Martigny” al 15° Concorso Internazionale di Musica da Camera di Martigny (1992).
Durante la sua attività artistica il Quintetto Dafne ha tenuto numerosi concerti: da citare la partecipazione alle “Settimane Musicali di Lugano”, alla 19° stagione musicale della “Canonica” di Brezzo di Bedero, alla Stagione dell’Associazione Musicale Italiana (Conservatorio di Milano), alla rassegna concertistica “Traiettorie Sonore” di Como, agli Amici della Musica “V. Cocito” di Novara e all’Associazione Amici della Musica di Gressoney.
E’ stato inoltre invitato a tenere una Master Class di Musica da Camera presso il Conservatorio “G.Nicolini” di Piacenza. Ha inciso in CD,musiche del ‘900 per la casa discografica Edipan.
Nasce nel 1983 come associazione culturale con lo scopo i studiare e ricostruire sui documenti le danze sociali. I fondatori, Alessandro Pontremoli e Patrizia La Rocca, entrambi collaboratori all’attività didattica dell’Istituto di Scienze della Comunicazione e dello Spettacolo e della Scuola di Specializzazione in Comunicazioni Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, da anni si occupano della ricostruzione filologica e della ricostruzione storica. Si avvalgono della collaborazione di ballerini e musicisti professionisti..
Diretto dal 1997 da Marcello Parolini, è costituito da giovani strumentisti altamente qualificati, che svolgono intensa attività concertistica sia come solisti che nelle maggiori orchestre italiane. Nato con la volontà di diffondere il repertorio cameristico del Novecento, è impegnato in una serie di manifestazioni che si legano all’attività dell’omonima associazione musicale, con lo scopo di creare punti d’incontro per lo scambio di diverse esperienze nel campo della musica contemporanea. L’Ensemble si ripropone di creare un rapporto di reciproco arricchimento con il pubblico, confrontandosi con le varie tendenze della musica d’oggi anche attraverso dibattiti e conferenze, oltre che ricercando una linea d’interpretazione che, in una prospettiva storicistica, non stabilisca fratture tra il patrimonio del passato e le prospettive attuali